La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ignazio Villa ( Milan 1813 - Rome 1895 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ignazio Villa, scultore italiano del XIX secolo, è una figura eclettica e poliedrica che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico dell'epoca. Nato in Lombardia e residente a Milano, Villa si è distinto non solo come scultore, ma anche come pittore, ingegnere, astronomo e, secondo alcuni contemporanei, come un grande originale. La sua opera spazia dalle scene mitologiche e sacre a ritratti quasi a grandezza naturale, esplorando temi storici e mitologici con una maestria e una profondità che riflettono la sua vasta erudizione e il suo talento artistico. Tra le sue opere più note, si annoverano la "Toilette di Venere" e una statua semicolossale che raffigura "Archimede che incendia le navi di Marcellone con specchi concavi", esposta nel 1872 a Milano. Quest'ultima, in particolare, testimonia l'interesse di Villa per la figura di Archimede, a cui dedicò anche altre opere, dimostrando una fascinazione per l'antichità e per le figure storiche che hanno segnato il pensiero scientifico e filosofico. Ignazio Villa era noto per la sua capacità di lavorare il marmo, materiale con cui realizzò molte delle sue sculture, tra cui alcune inedite tra Palazzo Pitti e la sua Palazzina-studio a Firenze. Quest'ultima, un'architettura neogotica unica situata in Via il Prato, riflette l'eclettismo e l'originalità di Villa non solo come artista ma anche come architetto. La sua fama, tuttavia, non si limita alle sue opere d'arte, ma si estende anche alla sua relazione familiare con Mario Sironi, uno dei più importanti pittori italiani del XX secolo. Villa ebbe contatti con l'aristocrazia milanese e fiorentina, tra cui il Marchese Busca e il Duca Tommaso Scotti, e con membri dell'alta società internazionale come il Principe Poniatowski e la Casa di Savoia, per cui servì come ritrattista ufficiale. Queste relazioni testimoniano il suo status sociale e la stima di cui godeva tra i contemporanei. Nonostante la sua notorietà internazionale e in Italia, oggi Ignazio Villa è ricordato principalmente per il suo Palazzo e Studio a Firenze. Tuttavia, il suo contributo all'arte e alla cultura dell'800 merita di essere riscoperto e valorizzato. La sua opera, infatti, offre una lente attraverso cui comprendere alcuni dei momenti chiave della sua vita e del suo tempo, riflettendo il contesto sociale, culturale e intellettuale in cui visse e operò. Villa fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia e divenne Accademico di Merito presso numerose accademie e istituti d'arte in Italia, riconoscimenti che attestano il suo valore e il suo contributo al mondo dell'arte. La sua abilità nel navigare tra diverse discipline, dalla scultura alla pittura, dall'ingegneria all'astronomia, dimostra un genio enciclopedico che lo rende una figura unica nel suo genere. La sua eredità artistica, tuttavia, va oltre le sue opere: la Palazzina-studio a Firenze, progettata da lui in stile neogotico, è oggi l'Hotel Albion, un monumento alla sua creatività e al suo spirito innovativo. La relazione con Mario Sironi, inoltre, collega Villa a una delle figure più influenti dell'arte italiana del XX secolo, creando un ponte tra due epoche artistiche fondamentali. In conclusione, Ignazio Villa rappresenta una figura complessa e affascinante, il cui eclettismo e la cui originalità meritano una riscoperta e una valorizzazione. La sua opera, che attraversa generi e discipline, offre uno spaccato unico dell'arte e della cultura dell'800, testimoniando la ricchezza e la diversità del panorama artistico italiano di quel periodo.