La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Uriele Vitolo ( Avellino 1831 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Uriele Vitolo nacque il 14 gennaio 1831 ad Avellino, Italia, in una famiglia che non ha lasciato tracce significative nella storia dell'arte, rendendo il suo percorso un esempio di talento e dedizione personale. La sua formazione artistica iniziò presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove completò i suoi primi studi in disegno e modellazione. Durante questo periodo, ottenne una borsa di studio dalla sua provincia, un riconoscimento che testimonia il precoce riconoscimento del suo talento. Vitolo entrò nello studio di Gennaro Calì, dove ricevette preziosi consigli non solo da Calì ma anche da Antonio Calì, entrambi figure di spicco nell'ambiente artistico napoletano dell'epoca. La carriera di Vitolo fu segnata da numerosi successi in esposizioni pubbliche a Napoli negli anni 1861, 1863, 1869, 1871 e 1874, dove ottenne cinque medaglie d'onore, di cui quattro d'argento e una d'oro. Questi premi riflettono non solo il riconoscimento della sua maestria tecnica ma anche l'apprezzamento per la sua capacità di infondere vita e emozione nelle sue opere. Nel 1861, Vitolo ricevette un ulteriore premio in un concorso pubblico offerto dal re per il disegno di un monumento all'unità nazionale italiana, un tema di grande rilevanza storica e culturale in quel periodo di formazione dello stato italiano. Nonostante il successo, Vitolo dovette affrontare l'invidia competitiva del scultore napoletano Tito Angelini, un elemento che testimonia le sfide e le rivalità presenti nel contesto artistico dell'epoca. Tuttavia, Vitolo riuscì a ottenere commissioni non solo in Italia ma anche in luoghi lontani come Russia, Londra, Irlanda, Tunisia, Corfù e Romania. Tra le sue opere più note vi è la statua più grande del naturale di Stefan il Grande, realizzata per la Valacchia (oggi Romania), che dimostra la sua capacità di lavorare su scala monumentale e di catturare l'essenza dei suoi soggetti. Le sue sculture spaziano da temi classici e mitologici, come il "Diomede ferito", "La riconoscenza", "Un martire della prima Crociata", "Cristo risorto", "Il bacio di Giuda", "Narciso alla fontana", "Il figliol prodigo", "Cristo dormiente", fino a opere di carattere più personale e ritrattistico, come i busti di Lincoln, Humboldt, Manzoni e Alessandro Volta. Inoltre, Vitolo realizzò il monumento a Giovanni da Procida, commissionato dalla città di Salerno, e vari ritratti, tra cui quelli di personaggi illustri dell'epoca. Vitolo fu membro e professore onorario di numerose società artistiche, tra cui l'Istituto Reale di Belle Arti di Napoli. Ricevette tre medaglie d'oro: una dall'Accademia Scientifica di Smirne, una dall'Accademia Bizantina di Costantinopoli e infine una terza dal Circolo Partenopeo Giambattista Vico di Napoli. Nel 1878, il Bey di Tunisia gli conferì l'Ordine di Niscian Iflikhau, un riconoscimento che sottolinea l'importanza e l'influenza della sua opera anche al di fuori dei confini italiani. La data di morte di Uriele Vitolo rimane sconosciuta, lasciando un velo di mistero sulla fine della vita di questo scultore di talento. Tuttavia, il suo lascito artistico continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze della sua abilità, della sua sensibilità artistica e del suo contributo significativo alla scultura italiana dell'Ottocento.