La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Angelo Viva ( active in Naples in the 19th century - active in Naples in the 19th century ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Angelo Viva, nato nel 1748 a Napoli, Italia, e deceduto nella stessa città il 27 febbraio 1837, è stato uno scultore italiano la cui opera ha lasciato un'impronta significativa nell'arte neoclassica. La sua vita e il suo lavoro si intrecciano strettamente con la storia e l'evoluzione artistica di Napoli nel tardo XVIII e inizio XIX secolo, un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti culturali e sociali. Viva ha studiato arte nella sua città natale, Napoli, dove ha iniziato il suo percorso formativo passando poi nella bottega dello scultore Giuseppe Sanmartino, del quale divenne un seguace di una certa importanza. Questa esperienza iniziale ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo del suo stile e della sua tecnica. Sanmartino, noto per la sua maestria nella scultura, ha fornito a Viva una solida base su cui costruire la propria carriera artistica. Tra le opere più importanti di Angelo Viva si annoverano la statuaria "La fontana del ratto di Europa", le statue degli Evangelisti nella Cappella Pappacoda, le decorazioni dell'Obelisco di Portosalvo e il monumento funebre di Giovanni Paisiello, oggi visibile nella chiesa di Santa Maria Donnalbina. Queste opere evidenziano la sua capacità di lavorare su larga scala e la sua abilità nel catturare la grandiosità e l'espressività del neoclassicismo. Il monumento funebre di Giovanni Paisiello, scolpito in stile neoclassico nel 1816, rappresenta uno dei suoi contributi più significativi all'arte sacra napoletana. Originariamente collocato nella piccola chiesa dell'Immacolata del Terz'Ordine di San Francesco, che fu demolita durante l'apertura di via Guglielmo Sanfelice nel contesto del cosiddetto Risanamento di Napoli, il monumento è stato successivamente trasferito nella chiesa di Santa Maria Donnalbina. Quest'opera riflette l'abilità di Viva nel combinare elementi classici con un sentimento profondamente emotivo, caratteristica distintiva del neoclassicismo. Angelo Viva ha anche svolto lavori di restauro, tra cui quello della Statua del Dio Nilo a Napoli, dimostrando non solo la sua competenza come scultore ma anche la sua abilità nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico della sua città. Inoltre, ha lavorato sulle facciate della chiesa di Santa Maria di Montesanto a Napoli, contribuendo alla bellezza architettonica della città. La sua opera "Iconografia di San Gennaro", un bassorilievo in marmo realizzato nel 1799, è un altro esempio della sua maestria. Collocato vicino alla chiesa di Santa Maria di Portosalvo, questo lavoro riflette la profonda devozione religiosa e l'importanza culturale di San Gennaro a Napoli. Nonostante la sua morte nel 1837, l'eredità di Angelo Viva continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze preziose dell'arte neoclassica italiana. La sua capacità di infondere vita nella pietra e di catturare l'essenza del divino e dell'umano ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte. Le sue sculture non sono solo opere d'arte ma anche documenti storici che raccontano la ricchezza culturale e spirituale di Napoli e dell'Italia in un'epoca di grande fermento artistico.