La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Emil Wolff ( Berlin 1802 - Rome 1879 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Emil Wolff, nato il 2 marzo 1802 a Berlino e deceduto il 29 settembre 1879 a Roma, è stato uno scultore tedesco del XIX secolo, la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte europea. La sua vita e il suo lavoro si intrecciano strettamente con il contesto artistico e culturale del suo tempo, rendendolo una figura emblematica del neoclassicismo. Wolff nacque in una famiglia che lo avvicinò all'arte fin dalla tenera età. Suo zio materno, Johann Gottfried Schadow, noto scultore, ebbe un ruolo significativo nella sua formazione artistica iniziale. Dopo aver studiato presso l'Accademia Prussiana delle Arti a Berlino dal 1815, Wolff vinse una borsa di studio che gli permise di trasferirsi a Roma nel 1822 per studiare sotto la guida di Bertel Thorwaldsen, uno dei più influenti scultori neoclassici dell'epoca. Questa esperienza si rivelò fondamentale per la sua formazione e per la definizione del suo stile artistico. Durante il suo soggiorno a Roma, Wolff divenne parte integrante della comunità artistica della città, lavorando e interagendo con altri artisti di spicco, tra cui Rudolf Schadow e il suo mentore Thorwaldsen. La sua opera riflette l'influenza di questi maestri, caratterizzata da una profonda comprensione della forma classica e da un'abilità nel catturare l'essenza umana attraverso il marmo. Wolff ricevette importanti commissioni sia dalla monarchia prussiana che da quella britannica, consolidando la sua reputazione come uno degli scultori più talentuosi del suo tempo. Tra le sue opere più note figura la statua di Prince Albert, realizzata nel 1846, che testimonia la sua abilità nel ritrarre figure storiche con grande maestria e sensibilità. Uno degli aspetti più interessanti della carriera di Wolff è la sua capacità di integrare i viaggi e lo studio delle antichità classiche nel suo processo creativo. Nel 1828, intraprese un viaggio di nove mesi a Malta e in Grecia, un'esperienza che approfondì ulteriormente la sua comprensione dell'arte antica e influenzò significativamente il suo lavoro successivo. Questo viaggio lo portò a diventare uno degli artisti più esperti d'antichità sulla scena romana. Tra le sue opere più emblematiche figura la scultura di Teti, la ninfa mitologica madre dell'eroe Achille. Quest'opera, citata per la prima volta in una lettera del 1832, dimostra l'interesse di Wolff per la mitologia classica e la sua abilità nel trasmettere la bellezza e la grazia attraverso la scultura. Nel corso della sua vita, Wolff espose in numerose mostre internazionali, tra cui l'Esposizione Internazionale di Dublino nel 1865, e le sue opere furono acquisite da gallerie in tutta Europa. La sua scultura "Najade", acquistata dal re Friedrich Wilhelm IV per essere collocata a Sanssouci nel 1854, è un altro esempio della sua maestria e del suo successo. Anche se l'originale fu rimosso nel 1985 a causa dell'erosione, una replica fu installata nel 2017, a testimonianza della duratura apprezzamento per il suo lavoro. Wolff fu anche un artista occasionale in pittura ad olio, dimostrando la sua versatilità e il suo talento in diverse forme d'arte. La sua dedizione all'arte e il suo contributo al neoclassicismo lo hanno reso una figura di spicco nella storia dell'arte, il cui lavoro continua ad essere celebrato e studiato. La sua eredità artistica è ben rappresentata in collezioni e musei in tutta Europa, tra cui la Royal Collection, che ospita numerose delle sue opere. La sua influenza si estende oltre i confini della scultura, avendo contribuito significativamente al dialogo artistico del suo tempo e avendo lasciato un'impronta indelebile sul panorama artistico europeo del XIX secolo.