La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Saro Zagari ( Messina 1821 - 1897 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Saro Zagari, nato a Messina il 21 maggio 1821 e deceduto nella stessa città il 2 maggio 1897, è stato uno degli scultori italiani più rappresentativi del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento artistico e culturale, caratterizzato da un intenso dialogo tra le tradizioni locali e le influenze internazionali, in particolare quelle provenienti dalla scena artistica romana e neoclassica. Figlio di Antonina Formica e Domenico Zagari, Saro Zagari iniziò il suo percorso formativo studiando disegno presso la scuola comunale di Belle Arti del Regio Collegio Carolino di Messina, sotto la guida di Letterio Subba. La sua formazione proseguì con gli studi universitari, che lo portarono a ottenere la laurea in architettura nel 1842. Questo periodo di studi fu fondamentale per Zagari, poiché gli permise di acquisire una solida base teorica e tecnica, che avrebbe poi applicato con grande maestria nelle sue opere scultoree. Dal 1845 al 1850, Zagari si perfezionò a Roma, presso lo studio di Pietro Ternani, uno dei maggiori esponenti della scultura neoclassica dell'epoca. Durante questo periodo, frequentò anche la scuola del nudo diretta dallo stesso Ternani presso l'Accademia di San Luca, dove ottenne un premio al concorso della prima classe di scultura. Questa esperienza romana fu cruciale per la sua formazione artistica, permettendogli di immergersi pienamente nel clima culturale e artistico della capitale, entrando in contatto con le correnti neoclassiche e con artisti di fama internazionale. Rientrato a Messina, Zagari iniziò a ricevere importanti commissioni, sia nella sua città natale che a Roma, dove mantenne uno studio attivo. Tra le sue opere più significative si annoverano le decorazioni esterne del Teatro S. Elisabetta (poi Vittorio Emanuele), un gruppo marmoreo e svariati bassorilievi. Nel 1853, gli fu commissionata la realizzazione della statua di Carlo III, che sostituì quella precedente di Giuseppe Buceti. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano anche i monumenti funebri, come quello di Francesco Paternò Castello, duca di Carcaci, per la cappella Paternò a Catania, e numerosi busti e statue che celebrano figure illustri dell'epoca. Zagari fu un artista estremamente prolifico e versatile, capace di esprimersi attraverso diverse tecniche e materiali, dalla scultura in marmo ai bassorilievi in bronzo. La sua opera si caratterizza per una profonda conoscenza della tradizione classica, unita a una sensibilità moderna che gli permetteva di interpretare i temi tradizionali in chiave contemporanea. Oltre alla sua attività di scultore, Zagari fu anche un attivo collaboratore di giornali artistici e scrisse l'opuscolo "Pensieri sulla convenienza dei monumenti sepolcrali". Fu socio di numerose accademie artistiche, tra cui quelle di Carrara, Perugia, Palermo e Messina, e fu eletto accademico di merito residente nella classe della scultura dell'Accademia di San Luca. Ricevette inoltre la croce di Cavaliere gregoriano da Pio IX, riconoscimento della sua statura artistica e del suo contributo alla cultura italiana. Saro Zagari morì a Messina il 2 maggio 1897, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e ammirata, rappresentando un importante capitolo nella storia della scultura italiana del XIX secolo.