La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Zandomeneghi ( Venezia 1806 - 1866 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Pietro Zandomeneghi, nato a Venezia nel 1806 e deceduto nella stessa città nel 1886, è stato uno scultore italiano di grande rilievo, appartenente a una famiglia di artisti che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama artistico del loro tempo. Figlio di Luigi Zandomeneghi, anch'egli scultore di chiara fama, e padre del pittore impressionista Federico Zandomeneghi, Pietro si inserisce in una dinastia di artisti che hanno contribuito significativamente alla cultura artistica italiana, in particolare nel periodo neoclassico. La formazione di Pietro Zandomeneghi avvenne sotto la guida del padre Luigi, che fu allievo del celebre scultore Antonio Canova. Questo contesto familiare e artistico permise a Pietro di sviluppare un talento precoce e di affinare le sue abilità scultoree, che lo portarono a diventare un esponente di spicco dell'arte neoclassica veneziana. La sua opera si caratterizza per l'eleganza delle forme e la raffinatezza dei dettagli, elementi che riflettono l'influenza del Canova e l'ideale di bellezza classica che dominava l'arte del tempo. Nel corso della sua carriera, Pietro Zandomeneghi lavorò a numerosi progetti di rilievo, tra cui il Monumento di Antonio Canova nella basilica dei Frari a Venezia, per il quale realizzò le statue della Pittura e dell'Architettura. Quest'opera, inaugurata nel 1827, rappresenta uno degli esempi più significativi del contributo di Zandomeneghi all'arte scultorea veneziana e testimonia la sua abilità nel catturare l'essenza delle arti che rappresentava. Oltre a queste opere, Pietro Zandomeneghi fu attivo anche nell'ambito dell'insegnamento, diventando professore di scultura presso l'Accademia Reale di Belle Arti di Venezia. Il suo impegno didattico e la sua influenza come educatore contribuirono a formare le generazioni future di artisti, perpetuando così l'eredità artistica della sua famiglia. Tra i lavori di restauro che lo videro impegnato, si ricorda il suo contributo nei lavori di restauro del teatro La Fenice di Venezia, devastato da un incendio nel 1836. Questa esperienza dimostra la versatilità di Zandomeneghi e la sua capacità di operare in contesti diversi, dalla creazione di opere originali al delicato compito del restauro. Pietro Zandomeneghi collaborò anche con il padre Luigi nella realizzazione del monumento funebre di Tiziano nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, un altro esempio della loro abilità congiunta e del loro contributo all'arte scultorea del loro tempo. Nonostante la sua attività fosse principalmente concentrata a Venezia, l'opera di Pietro Zandomeneghi si estese anche oltre i confini della città lagunare. Tra le sue opere si annoverano anche quelle realizzate per la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Este e i lavori per la chiesa di San Maurizio. La sua abilità nel maneggiare il marmo e altri materiali lo rese un artista ricercato e apprezzato, capace di esprimere la sua arte in forme diverse, dalla scultura monumentale a quella più intima e devozionale. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grandi cambiamenti storici e culturali, che videro Venezia passare dal dominio della Serenissima Repubblica alla caduta di questa e all'arrivo dei francesi e poi degli austriaci. Zandomeneghi visse e operò in questo contesto di transizione, riuscendo a mantenere un legame con la tradizione artistica veneziana pur accogliendo le novità che i nuovi governi portavano con sé. La morte di Pietro Zandomeneghi nel 1886 segnò la fine di un'epoca per la scultura veneziana, ma il suo lascito artistico continuò a vivere attraverso le opere che realizzò e l'influenza che esercitò sui suoi allievi e sui membri della sua famiglia, in particolare sul figlio Federico, che portò avanti la tradizione familiare nel campo della pittura, diventando un importante esponente dell'impressionismo.