La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Arnaldo Zocchi ( Florence 1862 - Rome 1940 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Arnaldo Zocchi, nato a Firenze il 20 settembre 1862 e deceduto a Roma il 17 luglio 1940, è stato uno scultore italiano di fine XIX e inizio XX secolo, la cui opera ha lasciato un'impronta significativa sia in Italia che all'estero. Figlio e allievo di Emilio Zocchi, anch'egli scultore di grande fama, Arnaldo ha ereditato dal padre non solo la passione per l'arte ma anche un talento eccezionale che lo ha portato a diventare uno dei nomi più riconosciuti nel campo della scultura del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre, per poi proseguire con studi classici, che Arnaldo riteneva fondamentali per la ricerca di un linguaggio nobile nell'arte. Nonostante avesse inizialmente considerato la professione medica, la sua passione per la scultura prevalse, portandolo ad abbandonare tale percorso per dedicarsi completamente all'arte. La sua formazione proseguì sotto la guida di Augusto Rivalta, e nonostante il diploma accademico ottenuto nel 1881, Zocchi continuò a perfezionarsi e a cercare nuove vie espressive attraverso la scultura. Arnaldo Zocchi è noto per aver realizzato un gran numero di monumenti, sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere più celebri si annoverano il monumento a Piero della Francesca a Borgo San Sepolcro (1892), il monumento a Garibaldi a Bologna (1900), lo zar Alessandro II a Sofia (1901), Michelangelo a Caprese (1911) e S. Mercadante ad Altamura (1932), oltre a numerosi monumenti funebri e altre opere di grande rilievo. La sua abilità non si limitava alla creazione di monumenti commemorativi; Zocchi era anche un maestro nel realizzare opere che celebravano la bellezza e l'ideale classico, come dimostra il monumento bronzeo a S. Francesco al Cairo, che presenta la statua del santo in forme idealizzate, secondo i voleri della committenza. Questa capacità di adattare il suo stile alle richieste e alle esigenze specifiche di ogni commissione è una delle caratteristiche distintive del suo lavoro. Zocchi ha lasciato un segno indelebile anche all'estero, in particolare in Bulgaria, dove è ancora oggi ricordato con grande notorietà. La sua opera più famosa nel paese è il monumento dedicato ad Alessandro II a Sofia, entrato nella memoria collettiva bulgara come simbolo di indipendenza e rinascita nazionale. La sua fama in Bulgaria è tale che una televisione locale gli ha dedicato uno special in più puntate, riconoscendolo come un artista di singolare importanza per la cultura del paese. Oltre ai monumenti, Zocchi ha realizzato anche opere di minore dimensione ma non meno significative, come busti e statuette, che dimostrano la sua versatilità e la sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e maestria. Tra queste, si ricordano i busti del Banchiere Basevi, di Bettino Ricasoli e la statuetta di Francesco Crispi. Arnaldo Zocchi è stato anche un membro attivo della comunità artistica, partecipando a numerose esposizioni e concorsi, e ottenendo riconoscimenti e premi per il suo lavoro. La sua dedizione all'arte e il suo contributo al campo della scultura lo hanno reso una figura di spicco nella storia dell'arte italiana e internazionale. La sua eredità artistica continua a essere celebrata e studiata, non solo per la bellezza e l'importanza storica delle sue opere ma anche per il suo approccio innovativo alla scultura, che ha saputo coniugare la tradizione classica con le esigenze espressive del suo tempo. Arnaldo Zocchi rimane un esempio luminoso di come l'arte possa trascendere i confini nazionali e diventare un linguaggio universale di bellezza e umanità.