La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Michele Zuliani ( active in Friuli in 19th century - active in Friuli in 19th century ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Michele Zuliani, noto anche con il soprannome di Lessano, è una figura storica dell'arte e dell'architettura italiana attiva tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo. La sua vita e il suo lavoro si inseriscono in un periodo di transizione artistica, in cui l'Europa iniziava a muoversi lentamente verso il Neoclassicismo, lasciandosi alle spalle le ultime fasi del Barocco e del Rococò. Nonostante la scarsità di informazioni biografiche dettagliate, il contributo di Zuliani al panorama artistico del suo tempo emerge attraverso le sue opere e i pochi documenti storici che ne attestano l'attività. Nato probabilmente a Udine o nei suoi dintorni, Michele Zuliani si formò inizialmente nell'ambito familiare, seguendo le orme del padre Francesco, erede di una bottega di altaristi e scultori attiva a Gradisca d'Isonzo prima di trasferirsi a Udine negli anni '60 del Settecento. Questo contesto familiare e professionale fornì a Michele le basi tecniche e artistiche per sviluppare il proprio stile e avviare la propria carriera. La sua attività si concentrò principalmente in Friuli, una regione che all'epoca era un vivace crocevia culturale grazie alla sua posizione geografica. Qui, Zuliani lavorò sia come scultore che come architetto, dimostrando una notevole versatilità e la capacità di adattarsi alle richieste di un'epoca in cambiamento. Le sue opere spaziano dalla scultura religiosa, con altari e statue per chiese locali, alla progettazione architettonica, contribuendo alla riforma di edifici e palazzi secondo i canoni neoclassici che iniziavano a diffondersi. Tra le sue opere documentate, si segnala l'altare di San Pietro Martire nella chiesa dell'Assunta a Cavenzano, realizzato nel 1786. Questa opera, ancora aderente alle tipologie strutturali utilizzate dal padre, segna l'inizio della carriera indipendente di Zuliani. Successivamente, il suo stile evolverà verso il Neoclassicismo, come dimostrano altri lavori attribuitigli, tra cui gli altari nella chiesa udinese del Redentore e il monumento a Pace Comolli Giovanni Battista. Particolarmente significativa è la sua attività nel campo dell'architettura, dove Zuliani si distinse per la riforma di palazzi e la progettazione di nuovi edifici. Un esempio emblematico è la riforma di Palazzo Campiutti a Udine, realizzata tra il 1813 e il 1815, considerata una delle sue opere più riuscite. Questo progetto riflette l'influenza del classicismo riccatiano, testimoniando la capacità di Zuliani di interpretare e tradurre in forma architettonica le correnti artistiche del suo tempo. Nonostante la sua importanza, la figura di Michele Zuliani rimane ancora oggi relativamente poco conosciuta al di fuori degli ambiti specialistici. Le informazioni sulla sua vita personale, comprese le date di nascita e morte, sono scarse, e molte delle sue opere sono state identificate e attribuite a lui solo attraverso studi recenti. Questa mancanza di dati biografici dettagliati rende difficile delineare un ritratto completo dell'artista, ma allo stesso tempo accresce il fascino e il mistero che circondano la sua figura. In conclusione, Michele Zuliani rappresenta un esempio significativo di artista e architetto di transizione, capace di navigare tra due epoche artistiche e di lasciare un'impronta duratura nel panorama culturale del suo tempo. Le sue opere, sia scultoree che architettoniche, continuano a testimoniare la sua abilità e la sua sensibilità artistica, offrendo spunti preziosi per la comprensione del contesto storico e culturale in cui visse e operò.