Quando si discute della cronaca artistica del XX secolo, è inevitabile menzionare Carla Accardi (nata a Trapani nel 1924 e deceduta a Roma nel 2014). Oltre a emergere come una talentuosa esponente dell’astrattismo, Accardi è stata l’unica donna del Gruppo Forma (dal quale emergerà Formula 1, una rivista-manifesto senza precedenti), fondato insieme ad Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Sanfilippo e Turcato. Attraversando diverse correnti, dall’astrattismo all’informale, dalla pittura concettuale all’arte ambientale, Accardi ha rivoluzionato la concezione stessa di opera d’arte, promuovendo anche ideali femministi.
Carla Accardi in mostra a Roma al Palazzo delle Esposizioni.
Malgrado fosse incline alla sperimentazione, ciò che ha caratterizzato la produzione artistica di Accardi è stata anche la sua coerenza nel modo di esprimersi che, a dieci anni dalla sua scomparsa, torna nuovamente evidente grazie alla mostra antologica che le è dedicata e ospitata a Palazzo delle Esposizioni a partire dal prossimo 6 marzo. Il progetto espositivo, curato da Daniela Lancioni e Paola Bonani, presenta oltre cento opere (provenienti da alcune delle più significative collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali), passando dalle prime produzioni ai lavori più estremi, fino alla rinnovata vitalità che risuona nelle dipinture degli anni Ottanta e alle sintesi degli anni Novanta e Duemila. Tra i pezzi più notevoli spiccano anche vari lavori storici che sono rimasti di proprietà dell’artista (ora parte della collezione dell’Archivio Accardi Sanfilippo). Un progetto espositivo che intende ripercorrere le tappe più rilevanti della carriera di Carla Accardi, restituendo al pubblico un ritratto autentico di una talentuosa artista in occasione del centenario della sua nascita.
Carla Accardi, artista in ogni momento della sua vita
Nata a Trapani nel 1924, Carla Accardi ottiene la maturità classica e, nel 1943, quella artistica tramite esami privati. Successivamente, inizia a frequentare i corsi all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Firenze, stabilendosi poi a Roma nel 1946 insieme al pittore Antonio Sanfilippo, suo futuro marito. La vita di Carla Accardi è centrata sul mondo dell’arte e della cultura dove entra in contatto con i grandi artisti del tempo tra cui Attardi, Dorazio, Guerrini, Perilli e Turcato con i quali firma il manifesto del gruppo Formula 1 nel 1947. Queste conoscenze influenzano anche la sua ricerca artistica, spingendola sempre più verso l’astrattismo, semplificando il suo linguaggio ad un puro segno negli anni Cinquanta. Negli anni Sessanta, invece, l’adesione al gruppo Continuità porta alle opere di Accardi tonalità vivaci ed effetti ottici. Queste influenze si mescolano a continue sperimentazioni, concentrate principalmente nell’uso di materiali plastici per enfatizzare la natura del dipinto attraverso trasparenze. In seguito, i segni e le juxtaposition cromatiche ritornano a essere protagonisti sulle tele degli anni Ottanta, dove il suo linguaggio subisce un nuovo cambiamento portando avanti le richieste del periodo. Nel corso della sua carriera, Carla Accardi ha avuto diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia tra gli anni Sessanta e Ottanta, oltre a numerose mostre in Italia e all’estero, tra cui The Italian Metamorphosis 1943 – 1968 al Museo Solomon R. Guggenheim di New York nel 1994, senza mai distaccarsi completamente da Roma, dove è deceduta il 23 febbraio 2014.